Rotellando a MALTA con Marco Resti

Ogni volta che si parte per un nuovo paese, nel bagaglio insieme all’abbigliamento ci mettiamo sempre delle aspettative e dei preconcetti, per alcuni luoghi sono molto radicati per altri molto meno. Tutti derivano dal sentito dire o da quello che si è letto o visto, certo si cerca di essere il più possibile puri nel vivere una prima esperienza in un luogo ma raramente si riesce ad esserlo.

Mentre preparo il bagaglio per la partenza verso Malta, la prima cosa che mi chiedo è se farà molto caldo oppure se ci sarà un clima mite, già da queste mie indecisioni mi rendo conto di avere poche informazioni riguardanti questo paese. Malta nel mio immaginario è ovviamente un paese straniero ma è come se facesse parte dell’Italia, insomma come se fosse San Marino o il Vaticano.

L’altra mia preoccupazione è quanto riuscirò a rotellare nei borghi dell’isola? Quanto le mie rotelle m’impediranno di vedere e godermi questo luogo? Le immagini che ho nella mente sono di scalinate poco praticabili e spiagge non molto accessibili.

Appena atterro mi rendo conto di aver toppato clamorosamente sul giudizio del clima; fa caldo, anzi caldissimo. Nei prossimi giorni scoprirò che Malta ha un clima temperato a tratti subtropicale, e che proprio grazie al suo clima è stata scelta come un set cinematografico a cielo aperto da moltissimi registi; insomma è la Hollywood del Mediterraneo.

La prima tappa del viaggio è una visita alle tre città: Vittoriosa, Senglea e Cospicua. Chiamarle città è un po’ ardito, basti pensare che la somma di tutte e tre arriva ad avere poco meno di 10.000 abitanti. Entrare tra le vie di Vittoriosa è senza dubbio un’esperienza carismatica e piena di contraddizioni: la luce forte intesa che s‘intervalla alle ombre, il caldo del sole e le alitate di frescura tra le case, il silenzio che avvolge la città durante le ore più calde e il rumore e la vitalità che scorrono durante le ore serali, il giallognolo delle case e i colori dei balconi. Si sono proprio i balconi di legno colorati a catturare da subito la mia attenzione, luoghi apparentemente deserti ma che nascondono la curiosità degli abitanti, dai balconi e dalle persiane si può vedere tutto quello che accade tra le strette vie senza farsi notare.

E’ molto bello girare tra queste vie perché entri in sintonia con il mistero che da anni avvolge queste strade e con la forte l’energia di questi luoghi. Mentre rotello mi accorgo che lo posso fare con una certa facilità, le strade di pietra liscia fanno scorrere le rotelle con comodità, anche se ci sono delle zone in cui le famose scale bloccano la passeggiata. Mi rendo coì contro che un altro pregiudizio sta per crollare ovvero quello dell’inacessibilità di quest’isola. Ma il viaggio è appena iniziato e il programma di Visit Malta è bello ricco.

Contraddizioni e integrazioni maltesi

Vittoriosa o Birgu, una delle tre città del Distretto di Cottonera, è ancora ricca di storia, nonostante i danni subiti nei bombardamenti della seconda guerra mondiale. Il suo nome onorifico, Vittoriosa, le è stato concesso durante il grande assedio del 1565, quando il centro storico era la sede originale dei Cavalieri di San Giovanni.

Passeggiando verso il mare si arriva sino alla zona del porto in cui ora sono attraccate imbarcazioni con bandiere di ogni paese; vi sono yacht di lusso e semplici barche da pesca ma quello che più mi incuriosisce è vedere una gondola in mezzo al mare maltese. Scopro così che la gondola si chiama “dgħajsa” è ha sempre avuto, nei tempi, la funzione di taxi d’acqua ovvero quello di portare i passeggeri dalle navi al porto. E dire che la gondoletta pensavo fosse solo veneziana.

Una delle maggiori richezze di Malta è di aver saputo far sue le forti influenze e sottomissioni che nel tempo l’hanno caratterizzata. I Cavalieri di San Giovanni hanno lasciato un’impronta culturale e religiosa molto importante, su cui si basa gran parte della tradizione locale, ad esempio, la croce di San Giovanni è da sempre il simbolo dell’isola. Gli italiani hanno lasciato la loro lingua (sino agli anni ’30 la lingua ufficiale era l’italiano) e le influenze culinarie. Gli inglesi, che sono stati i grandi colonizzatori, per decenni hanno dato un’impostazione civica e sociale. Sono passati più di cinquanta’anni dall’indipendenza dal dominio del Regno Unito e, anche se resta forte il legame con questo paese, è altrettanto intenso il senso di indipendenza che i maltesi continuano a dimostrare

Non puoi non restare affascinato nel vedere da una parte la tipica cabina telefonica inglese e dall’altra la magnificenza della cattedrale di San Giovanni. Non puoi non restare impressionato dall’ammirare il Caravaggio – “La decollazione di San Giovanni Battista” – e il moderno, quanto discusso, ascensore disegnato da Renzo Piano. Così come pare impossibile che la legge sul divorzio sia entrata in vigore solamente nel 2011, mentre nel 2014 sono diventate possibili le unioni civili tra persone dello stesso sesso. Malta nel suo piccolo riesce ad essere tradizionale ma allo stesso tempo proiettata verso il futuro, quante cose dobbiamo ancora imparare da questo paese.

Volare tra le acque maltesi

Che avessi attaccato al muro bombola ed erogatore per le immersioni subacquee ne avevo avuto sentore, un po’ meno che è passato così tanto tempo. L’ultima immersione risale a diversi anni fa ma il mio brevetto, trovato nei meandri di un cassetto è datato 1995 ed è faticoso realizzare che sono trascorsi quasi 20 anni.

Andare a Malta, luogo noto per il suo meraviglioso mare e per essere uno dei paradisi subacquei più suggestivi del Mar Mediterraneo, e non concedersi un immersione è un fattore da non prendere nemmeno in considerazione. Prendo il mio bel brevetto con la fotografia in cui avevo i capelli e metto insieme le ultime nozioni che ho utilizzato nell’ultima immersione di 5 anni fa in Sicilia.

L’agitazione che mi scorre nelle vene prima di scendere non è poca, non ricordo più nulla e pertanto mi dovrò affidare all’istruttore che mi accompagnerà: Trevor. Trevor è un omone che si avvicina ad essere un gigante (con i suoi quasi 2 metri di altezza e il suo abbondantissimo quintale di peso), è inglese e ha lascito il Regno Unito per vivere nella calda Malta, inoltre la passione per il mare e la subacquea l’hanno portato, insieme alla sua compagnia, ad aprire il Dawn Diving uno dei pochi diving maltesi attrezzati per le immersioni con persone disabili.

La stazza e la tranquillità di Travor  riescono a far scomparire la mia ansia in trenta secondi. L’acqua è il mio secondo elemento, anzi forse il primo, mi trovo a mio agio ed ho un buona acquaticità (dall’altra parte sono un cancro ascendente pesci). Ci immergiamo da riva, vi è un accesso comodo per le carrozzine e dopo il primo momento di stabilizzazione inizio a godermi l’immersione. Quando si scende sott’acqua si entra in un’altra dimensione; i colori sono diversi, la luce è un’altra, non si comunica più con le parole e l’udito prende un’altra dimensione. Bisogna affidarsi a queste sensazioni e pian piano si entra in contatto con il mare. Quello che mi emoziona di più è la sensazione di volare e di sentirsi alleggeriti, di diventare un’altra cosa;  si abbandonano le posture che utilizziamo sulla terra ferma: io quella seduta e gli altri quella eretta, io abbandono le rotelle e gli altri abbandonano le scarpe, io non ho più problemi con gli scalini e gli altri con le spinte. Sott’acqua siamo tutti uguali, ognuno vive le proprie sensazione ed emozioni senza sentirsi obbligato a manifestarle con le parole, dobbiamo solo vivere l’emozione di volare e di lasciarsi andare.

Malta per tutti

La politica del Governo di Malta è orientata a rendere le sue isole accessibili a tutti. Durante la permanenza maltese ho avuto la possibilità d’intervistare Catherine che lavora per il Ministero del Turismo e di porle un po’ di domande.

Domanda: “Malta ha una connotazione morfologica e storica non molto accessibile a chi si muove in sedia a rotelle ma vi è una sensibilità da parte vostra a renderla accessibile, da dove nasce questo volere rendere una “Malta per tutti”?

Risposta: “Il Ministero dell’Ambiente e della Pianificazione di Malta ha un ruolo guida nel promuovere l’accessibilità ed è molto severo per quanto riguarda i permessi di pianificazione al fine di far rispettare gli standard di accessibilità soprattutto nelle nuove costruzioni. Le linee guida sono state fissate dalla Commissione Nazionale per le Persone con Disabilità che sono anche coinvolti nel processo di autorizzazione. Malta Tourism Authority è da tempo consapevole della crescente domanda da parte di persone con problemi di mobilità e che desiderano viaggiare. Si ritiene che il viaggio sia un diritto per tutti e proprio per renderlo fattibile e condividendo la crescente consapevolezza della parità e della diversità, si sta cercando di rendere Malta il più accessibile possibile. Recentemente MTA ha preso parte al Premio per il Turismo Accessibile dalla Commissione europea e gli sforzi di tre hotel sono stati riconosciuti. Inoltre MTA è coinvolta in un processo in cui l’accessibilità è uno degli elementi decisivi per poter aumentare il numero di stelle negli hotel.

Domanda: “Quali sono i luoghi che consiglierebbe di visitare a chi ha problemi di mobilità? E quali sono le spiagge più comode?”

Risposta: “Le antiche infrastrutture rappresentano una sfida per rendere accessibile Malta ed è con questo spirito che ci si sforza per migliorare l’accessibilità. E’ difficile fare un elenco di luoghi da visitare, posso provare a dare dei suggerimenti: le zone più turistiche di Sliema, St Julians, Qawra, Bugibba e la baia di San Paolo hanno una buona accessibilità in quanto sono stati fatti diversi miglioramenti nelle infrastrutture. Nei villaggi più antichi è più difficoltoso per via delle strade strette, marciapiedi e vecchi edifici, ma sono generalmente accessibili. A  La Valletta sono accessibili le vie centrali mentre in quelle laterali e nei perimetri esterni è più difficoltoso per via di strade ripide e scale. Medina, l’antica capitale, è molto più piccola e nel complesso più comoda. Altri luoghi che possiamo consigliare sono: i Templi di Ggantija a Gozo, il Museo Archeologico di La Valletta, Limestone Heritage in Siggiewi, centri commerciali moderni, cinema e aree pubbliche come Smart City, La Valletta Waterfront e Birgu lungomare. L’MTA gestisce un certo numero di spiagge in estate ed è in possesso di un premio di qualità, per lo più con la bandiera blu. A Ghadira (baia Mellieha), Golden Bay e San Goerges Bay (St Julians) ci sono le sedie job e le spiagge sono considerate accessibili. Inoltre Exiles – Sliema una spiaggia rocciosa ha una rampa di accesso alla spiaggia.

Domanda: “Un visitatore con particolari problemi dove può recuperare delle informazioni sull’accessibilità di Malta e a chi può rivolgersi?

Risposta: “ Il sito ufficiale della MTA offre diverse informazioni sul noleggio auto, accesso al bus altre informazioni utili. Inoltre, la Commissione nazionale per le persone con disabilità può essere in grado di dare informazioni al sito http://www.knpd.org. Breakinglimits è un’organizzazione di volontariato che si sforza di promuovere le persone con disabilità e organizza attività sul tutta l’isola.”

Domanda: “ Tra le attività più rinnovate di Malta vi sono le immersioni, mi pare che vi sono diverse possibilità al riguardo, a chi ci si può rivolgere?

Risposta: “L’industria subacquea è sempre più consapevole della necessità di soddisfare subacquei con differenti esigenze di accesso. A Malta un numero limitato di scuole offrono immersioni alle persone con esigenze di mobilità. La sfida è quella di trovare siti di immersione che sono facilmente gestibili e accessibili. Questo non deriva da una mancanza di volontà ma dalle restrizioni di carattere ambientale e di conservazione necessarie per preservare la costa. Il PDSA Malta può essere in grado di aiutare a trovare diving attrezzati.”

Domanda: “Rotellando ha come scopo quello di raccontare il turismo accessibile ma anche dare testimonianza che spesso la “diversità” può essere vissuta in maniera del tutto “normale”. Malta unisce diverse culture, popoli, lingue. E’ un concentrato di “diversità” che vivono nella “normalità”. Qual è il segreto di questo mix?

Risposta. “La storia di Malta è un mosaico di colonizzazione da parte di numerosi imperi e nazioni nel corso di migliaia di anni di storia. Sembra che per natura i maltesi siano nati per accettare la diversità e vivere in un mondo di culture miste. Siamo anche famosi per la nostra ospitalità, facendo sentire tutti come se Malta fosse casa propria”.

Gozo Paradise

Gozo si trova a soli trenta minuti di traghetto da Malta. L’isola di Gozo è considerata l’orto di Malta, in quanto la terra è più fertile e ci sono grandi spazi verdeggianti. Appena si attracca si percepisce che è un luogo in cui è la natura a farla da padrone e la sua supremazia alleggia ovunque, nelle spiagge e nel suo territorio a tratti rigoglioso e verde, a tratti roccioso, ma sono sicuramente il mare e i suoi colori che troneggiano. E’ un posto meraviglioso per rilassarsi e per ritrovare il contatto con la natura. Da una parte troviamo i templi megalitici e le cittadelle medioevali e dall’altra spiagge incontaminate con un mare che raramente si incontra.

Gigantia, il complesso megalitico che fu eretto sull’isola di Gozo dalla prima popolazione maltese, risale all’età del rame ed è stato dichiarato patrimonio UNESCO. Il tempio è composto di due unità costruite una a fianco dell’altra, racchiuse in un unico muro esterno e recanti lo stesso prospetto; ambedue possiedono un ingresso che si affaccia su un piazzale in terra battuta. Anche se attualmente questi edifici sono comunemente chiamati templi, si conosce ancora molto poco di ciò che avveniva al loro interno; si presume però che fossero praticati rituali di natura religiosa o comunque luoghi in cui più persone si radunavano per pregare o per divertirsi poco importa. Gigantia ha la particolarità di essere in gran parte accessibile infatti vi sono delle pedane che entrano in una delle due unità, in questo modo si ha la possibilità di entrare in contatto con queste meravigliose costruzioni così antiche.

La tappa successiva del nostro viaggio è Dwejra con la sua famosa “Azure Window”, un imponente arco naturale, alto una ventina di metri di altezza (purtroppo andato distrutto a causa di una fortissima tempesta nel 2016). Bellissimo è ache il “Blue Hole” una piscina naturale che però è possibile ammirare solo dall’alto in quanto non accessibile a noi rotellati.

Facendo su e giù per l’isola, arriviamo nella parte nord dove ci sono le saline di Xwejni, scavate nella scogliera calcarea che si trova nel golfo di Xwejni Bay. Qui il paesaggio è davvero spettacolare. Lungo la costa si trova un’immensa distesa di vasche rettangolari utilizzate per l’estrazione del sale risalenti a migliaia di anni fa, forse ai tempi dei Greci e dei Romani. Un tempo il sale era la prima industria dell’isola e veniva utilizzato come baratto, ora non ci sono più così tante montagne bianche di sale ma è un luogo veramente magico in cui i colori delle acque cambiano continuamente in base alle varie ore del giorno.

La bellezza di quest’isola ha conquistato le produzioni hollywoodiane, sono infatti molti i film che sono stati girati sia a Malta che a Gozo, ultimo della lista il bellissimo “By the Sea” con Brad Pitt e diretto dalla bellissima Angelina Jolie. A volte non è necessario andare dall’altra parte del mondo per trovare dei piccoli paradisi terrestri molte volte li abbiamo proprio a poche ore di volo da noi.

Marco Resti

Fotografo professionista, specializzato in reportage sociale, eventi e viaggio. Marco è membro del Nikon Professional Service e dell’associazione Shoot4change. Grazie al suo lavoro viaggia per il mondo, in particolare Africa e India, per produrre reportage, storie e workshop on the road. Negli ultimi anni sta portando avanti alcuni progetti fotografici, con associazioni che si occupano di “diversità”.